Caso Vannacci: la smentita del Generale Masiello

In merito alle polemiche mediatiche  nei confronti di una parte dei contenuti presuntivamente omofobi del libro del Generale Vannacci, destituito oggi dal suo incarico per ordine del Ministero della Difesa, riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del Generale Carmine Masiello, Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito.

Leggo dalle colonne del quotidiano La Repubblica delle offensive e calunniose convinzioni di un giornalista, Matteo Pucciarelli, che, in un articolo pubblicato oggi sul sito on-line del quotidiano medesimo, la Repubblica.it, si nasconde dietro a un calunnioso e ipocrita “si dice”, per attribuirmi una presunta vicinanza “intellettuale” ad idee che non appartengono al mio credo, al mio essere soldato e cittadino italiano.

Il mio rapporto con il Generale Vannacci si limita ad una conoscenza lavorativa al pari di quelle che ho intrattenuto e intrattengo con centinaia di colleghi dell’Esercito come anche di altre Forze Armate, italiane e straniere.

Pertanto, diffido chiunque, a partire dal quotidiano la Repubblica, dall’attribuirmi convinzioni o idee che non mi appartengono e che non ho mai espresso, riservandomi ovviamente il diritto di tutelare la mia immagine e il mio onore di soldato e di cittadino in ogni sede che riterrò più opportuna.

Così scrive in una nota alla stampa il Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, Generale di C.A. Carmine Masiello.

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Redazione

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