Colpo di Stato in Cina, forse una fake: Pechino tace, USA cauti

La notizia di un presunto colpo di Stato in Cina, con il Presidente Xi Jinping agli arresti domiciliari, invade tutti i social media e su Twitter l’hashtag Xi e #ChinaCoup sono di tendenza.  Dal Governo di Pechino non arriva, tuttavia, alcuna notizia  e la notizia non compare neppure sui media cinesi.

Per molti siti Internet si tratterebbe di notizie infondate che fanno parte di una presunta cospirazione ai danni di  Xi. Secondo migliaia di utenti sui social, non confermati, l’organizzazione del golpe da parte dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese sarebbe iniziata mentre Xi si trovava a Samarcanda, in Uzbekistan, per partecipare al vertice della SCO, l’Organizzazione della cooperazione di Shanghai.

Secondo quanto riportato da  alcune fonti sarebbe in qualche modo collegata alla condanna a morte dell’ex vice ministro della pubblica sicurezza cinese Sun Lijun con l’accusa di corruzione.

Tutta la vicenda sarebbe nata  in settimana dall’account Twitter New Highland Vision, il quale fa nomi e cognomi degli attori coinvolti: l’ex Presidente  cinese Hu Jintao, l’ex Premier cinese Wen Jiabao e Song Ping, l’ex membro del Comitato permanente.

A sostegno di questa tesi contribuisce la quasi totale assenza di collegamenti da e per Pechino, sia ferroviari che aerei e visarebbe anche in video in cui si vede una marcia militare, la cui autenticità è da verificare.

Dagli Stati Uniti Drew Thompson, un ex funzionario americano del Dipartimento della Difesa per la Cina, Taiwan e la Mongolia, parla di “completa falsità”, e anche CNN e BBC sono molto caute sull’argomento.

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Redazione

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