innovazione tecnologica

Da ABI Lab importanti indicazioni in chiave di innovazione tecnologica delle banche italiane

Banche italiane, consapevoli della necessità di proseguire con determinazione sulla strada dell’innovazione tecnologica, preparandosi ad affrontare anche i nuovi rischi della cybersicurezza. E’ quanto in estrema sintesi emerge dall’ultimo Rapporto distribuito la scorsa settimana da ABI Lab, il Centro di Ricerca per l’Innovazione e la Banca, promosso dall’Associazione Bancaria Italiana.

Avvalendosi di un campione statistico rappresentativo di 25 banche, interrogate tramite un apposito questionario, il Rapporto si sofferma sulle tendenze qualitative prioritarie, che emergono dall’indagine. Innanzitutto, l’orientamento a potenziare i servizi offerti alla clientela attraverso la cosiddetta “nuvola informatica” con l’utilizzo di risorse informatiche, una tendenza che nell’ultimo biennio ha registrato una comprensibile accelerazione a causa degli effetti prodotti dalla diffusione della Pandemia da Covid ‘19. Inoltre, l’impegno a modernizzare le proprie infrastrutture tecnologiche, adeguandole alle nuove esigenze del mercato accompagnato da una rinnovata attenzione alla gestione dei dati. Una tendenza, quest’ultima, che schiude inevitabilmente il cammino verso l’obiettivo di una costante protezione  e implementazione delle relative misure di sicurezza per i canali remoti utilizzati dalla clientela.

Tre orientamenti strategici prioritari, che si concretizzano in un potenziamento dell’intelligenza artificiale impiegata nei diversi possibili applicativi, in una valutazione delle opportunità offerte dai paradigmi della blockchain, in un rafforzamento dei servizi di mobile banking e in una gestione e mitigazione dei rischi cibernetici.

Uno scenario sfidante e affascinante, in cui le banche, alla luce della Direttiva dell’UE PSD2 (Payment Services Directive 2) si aprono sempre più alle iniziative della filosofia dell’Open Banking, avvalendosi di piattaforme del tipo API (Application Programming Interface), che prevedono lo scambio automatico di dati tra applicazioni differenti e abilitano una connessione sicura tra i conti dei clienti bancari e gli altri fornitori di servizi.

Oltre a questa importante lettura qualitativa degli orientamenti strategici prioritari delle banche italiane, legate all’innovazione tecnologica, il Rapporto ABI Lab offre anche una considerazione quantitativa in termini dell’impegno di spesa che viene loro richiesto e che si traduce in una previsione di spesa, per l’anno in corso, in aumento nel 48% dei casi e costante nel 28%. E’, in definitiva, questo, l’inevitabile prezzo  da pagare da parte delle banche del Paese per non perdere competitività, ma anzi raccogliere concretamente le nuove sfide del mercato, all’insegna di una innovazione tecnologica inarrestabile.

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