Dpcm, cosa prevedono le nuove misure. Dai ristoranti alle seconde case

Le prime linee del prossimo Dpcm, atteso prima del 5 marzo, sono quasi pronte. Diversi sono i punti da rivedere, ma la cosa certa è che non è giunto il momento di rallentare. Esattamente come hanno riferito i Ministri Roberto Speranza e Mariastella Gelmini.

Diversi, Regioni comprese, hanno richiesto un allentamento delle misure in atto, ma la richiesta non sembra sia stata accolta. Questo è un momento molto delicato e non è possibile pensare di abbassare la guardia. Come accaduto più volte, si rischierebbe di far crollare quanto costruito fino a questo momento. La salute al primo posto.

Altro elemento delicato è quello del passaggio delle zone a colori differenti e la proposta “sensata” è stata quella di far entrare le misure in vigore di lunedì e non di domenica. Questo “per rendere più agevole a programmazione delle attività economiche” sostiene Gelmini. E’ da intendere quindi che rimarrà la divisione in fasce a seconda del livello di criticità. E’ da evitare in tutti i modi possibili un lockdown generalizzato.

I Ministri stanno cercando di fare il possibile per far avere una bozza del DPCM del 5 marzo, per dare la possibilità ai cittadini di poter organizzare il proprio lavoro e la propria vita.

DPCM, dai ristoranti alle palestre

Rimane sempre l‘incognita delle aperture dei ristoranti. Bonaccini, ma anche Salvini, aveva proposto un’apertura serale per i locali che si trovano nelle zone “sotto controllo”. Ma ad opporsi a questa possibilità sono gli scienziati. E’ più facile che scendano in campo nuovi ristori, piuttosto che un allentamento delle misure sulle riaperture.

Cautela anche per palestre e piscine, non sono quindi previste le aperture. Riapriranno, probabilmente, musei, mostre e parchi archeologici, durante il week end. Nel giro di un mese, potranno sperare anche cinema e teatri, ma sempre in vista di una riapertura controllata. “Il ministro Franceschini ha avviato un confronto con il Cts per far in modo che, superato il mese di marzo, si possano immaginare riaperture con misure di sicurezza adeguate”.

Certa è la proroga di un mese per il divieto di spostamento tra Regioni. Niente rientri per le feste di Pasqua. Il decreto avrà validità fin dopo Pasquetta. Lo scopo del Governo è quello di evitare le riunioni familiari come avvenuto per Natale. Stretta anche per quanto riguarda le seconde case, dal momento che potranno spostarsi solo coloro che si trovano in fascia gialla e arancione. Vietate le arancione scuro e rosse.

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