Per il Governo di Mario Draghi questa è la settimana decisiva. Deve far incastrare tutti i pezzi del suo puzzle tecnico e politico con una nuova allargatissima maggioranza (dal PD e Leu fino all’inaspettata Lega, dal M5s a Forza Italia). Poi salire al Quirinale con il puzzle finito e sciogliere la riserva dell’incarico ricevuto il 3 febbraio.
Al Presidente Mattarella, Draghi potrebbe riferire mercoledì 10 o addirittura la sera prima sulla riuscita nella formazione di un nuovo Governo , dopo i colloqui con i partiti. Nella migliore delle scalette, il successore di Giuseppe Conte e la sua squadra potrebbero giurare entro venerdì 12. Draghi è atteso anche dalle parti socilai che confidano in un dialogo molto atteso da imprese e sindacati, anticipato dal Presidente incaricato subito dopo aver ricevuto il mandato dal Colle. Tuttavia, la momento non c’è una convocazione ufficiale. Si dice che i Sindacati, le imprese e le categorie potrebbero essere chiamate formalmente a “cose fatte” , direttamemnte a Palazzo Chigi.
Il calendario delle consultazioni politiche per il Governo Draghi
Oggi, lunedi pomeriggio, il Presidente incaricato incontrerà i partiti minori:
- alle 15 il Gruppo Misto della Camera
- alle 17.30 le Autonomie (Movimento italiani all’estero, Azione, +Europa, i radicali, Noi con l’Italia, Cambiamo, Centro democratico).
Martedì, giornata densa dalle 11 alle 17.15. I primi a sedersi di nuovo al tavolo con Draghi saranno i cosiddetti ‘responsabili’:
- il gruppo di Europeisti-Maie-Centro democratico (nato al Senato dopo le dimissioni di Conte) , Leu, Italia viva, Fratelli d’Italia, Pd, Forza Italia, Lega e M5s.
Il voto di fiducia del Parlamento potrebbe anche arrivare la settimana successiva, non prima del 14 febbraio e secondo la prassi il primo voto dovrebbe essere al Senato.
. Nel frattempo, a causa delle dimissioni di Conte il 26 gennaio, l’attività parlamentare rimane ferma.