Enzo Sciotti: addio al padre delle locandine cinematografiche

Prima dell’avvento del digitale e dello streaming, quando si passava fuori da un cinema, quello che catturava l’attenzione era la sua locandina; quella che annunciava il film in proiezione e che era il primo importante messaggio per attirare spettatori. Ebbene, oggi il più grande illustratore italiano è morto: Enzo Sciotti. 

Sue le locandine più importanti del cinema anni ’70 e ’80 che andavano dalla commedia all’horror; “Blue Velvet” (o «Velluto blu» in italiano), film del 1986 di David Lynch; “Fandango” del 1985 con protagonista Kevin Costner; “Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio“, film del 1983 di Sergio Martino; “Il cinico, l’infame, il violento“, poliziottesco del 1977. 

L’annuncio arriva direttamente dal suo account personale Instagram: “Ciao a tutti gli amici virtuali, da oggi non potrò più farvi vedere i miei manifesti, di cui sono tanto orgoglioso, è stato un piacere e un onore interagire con tutti voi. Io sono volato via e vi tengo tutti nel cuore. Alla prossima vita.

 
 
 
 
 
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La produzione di Enzo Sciotti si estese anche a tutta una serie di film usciti solo in VHS e che non sarebbero mai approdati al cinema; come ad esempio: “Due piedipiatti acchiappafantasmi“o “Neon Maniacs“. Recentemente, Enzo Sciotti aveva curato le cover dei mediabook per la linea Midnight Classics di Midnight Factory, brand che porta sul mercato home-video dei principali cult del cinema horror. Con più di tremila manifesti realizzati, Sciotti è stato uno dei più grandi pittori e illustratori italiani di poster per il cinema. Suo il merito di aver segnato, con uno stile artistico del tutto personale, la grafica di numerose produzioni homevideo tra gli anni ’80 e ’90. 

Centinai i commenti sotto il post in cui il Maestro dell’illustrazione saluta i suoi “amici virtuali” e di questi tantissimi sono di giovani che hanno visto in Enzo Sciotti una fonte di ispirazione e di mentore per il loro futuro.

 

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