Esplosione e crollo in palazzina a Gubbio: 2 morti (1 grave),3 feriti, 1 disperso

L’esplosione ha distrutto un fabbricato di Gubbio, dove c’era un laboratorio di cannabis light. All’arrivo dei soccorritori si è presentato uno scenario di distruzione ed estremamente pericoloso per il susseguirsi di scoppi e crolli durante i soccorsi. Il bilancio è di due morti, tre feriti e un disperso.  La squadra del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Gubbio  è arrivata sul posto in tempi brevissimi e ha subito tratto in salvo due persone operando in condizioni molto rischiose in quanto è stato necessario tagliare delle travi in ferro con le mototroncatrici e divaricatori idraulici, per poi sollevare le parti in cemento con i cuscini pneumatici.

La salma di un uomo è stata estratta subito dai Vigili dei Fuoco dalle macerie, mentre quella di una donna è stata recuperata solo nella tarda serata di venerdì, dopo ore di ricerca da parte dei soccorritori. Tre i feriti, tutti trasportati in ospedale, di cui uno con gravi ustioni sul corpo.

Uno dei feriti estratti è stato portato con l’elisoccorso al centro grandi ustionati di Cesena e l’altro a Branca. Qui è arrivato anche un vigile del fuoco per essere medicato e un altro dei feriti che era stato già estratto dalle macerie prima dell’arrivo dei Vigili. Unite alla palazzina crollata per  l’esplosione ci sono altre case abitate, gli occupanti delle quali sono rimasti quasi miracolosamente illesi.

L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore di Perugia Gemma Miliani che ha subito disposto il sequestro della palazzina quasi interamente distrutta. Omicidio colposo il reato che sarà probabilmente ipotizzato nel fascicolo. Le verifiche si stanno concentrando anche sulla regolarità amministrativa dell’attività. Per verificare se disponesse di tutte le autorizzazioni necessarie.

Esplosione: le probabili cause

Dai primi accertamenti è emerso che lo stabile era stato regolarmente affittato e in regola con le normatve di sicurezza. Il laboratorio provvedeva ad abbassare la concentrazione del principio attivo della cannabis. Procedimento necessario per renderla di uso terapeutico e quindi fornirla a un’altra ditta con la quale aveva rapporti.   Inizialmente i Vigili del Fuoco avevano ipotizzato che lo scoppio fosse stato provocato da una una fuga di gpl che però è risultato non utilizzato nell’attività. L’attenzione si è quindi concentrata su solventi e altre sostanze altamente infiammabili utilizzate per i processi di lavorazione. Alcuni prodotti, in quantità piuttosto ingenti, sono stati trovati anche nel cortile della palazzina.

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Redazione

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