Ezio Bosso: è passato un anno dalla sua scomparsa

È passato esattamente un anno dalla scomparsa del Maestro Ezio Bosso, venuto a mancare a soli 49 anni, a causa dell’aggravarsi della malattia neurodegenerativa da cui era affetto dal 2011. Pochi mesi prima della sua morte, Bosso, disse: “Bisogna lasciarsi guidare dalla musica, perché è in grado di lenire tutti i dolori”. Infatti, nonostante la malattia, non aveva mai smesso di fare ciò che amava di più: comporre musica.

Nelle esecuzioni di Bosso non si sentiva il preludio di Chopin o la composizione di Cage, bensì il grido di resistenza, forza e speranza di un uomo che non ha mai voluto arrendersi a ciò che la vita aveva in serbo per lui. Le sue qualità erano improvvisamente contagiose.

In un intervista al Corriere della Sera aveva affermato che: “Diventare migliori è una scelta, non una conseguenza, richiede un impegno forte con se stessi.”.

Per colpa della pandemia e le regole per evitare assembramenti, i fan del giovane Maestro d’Orchestra non hanno potuto dargli l’ultimo saluto. Ma, da domani, chiunque potrà rendergli omaggio, nel rispetto delle misure anti Covid e della quiete del cimitero che da oggi ospita l’urna.

In più la famiglia di Ezio Bosso, che sostiene ogni iniziativa ufficiale dedicata all’artista, sta completando la pubblicazione dei testi, dei pensieri e della musica del maestro. Con l’obiettivo di consegnare il corpus delle sue opere al pubblico con la storia del percorso culturale e intellettuale del musicista che ha di certo travalicato i confini propriamente detti della sua professione.

Il suo merito risiede nell’averci aperto gli occhi sul valore e sul significato della vita, come ci ha insegnato con il suo esempio e della musica. Musica che considerava scambio tra i musicisti ma anche con il pubblico, in grado di produrre benessere terapeutico alla società per un mondo migliore.

Le sue composizioni sono ricche di intelligenza, pathos e magia perché, come diceva il Maestro: “La musica è magia. Non a caso i direttori d’orchestra hanno la bacchetta”.

Il concerto in onore di Ezio Bosso

Il ricordo ufficiale avrà luogo oggi, sabato 15 maggio, presso il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma, alle ore 12, con un concerto.

L’esibizione sarà eseguita dagli amici e collaboratori David Romano, violino, Diego Romano, violoncello, e Mario Montore, pianoforte. Il trio eseguirà una selezione di brani del Maestro Bosso. “Così tornerà a parlare la sua musica ed è bello che lo faccia anche attraverso un pianoforte”, ha affermato Tommaso Bosso.

È a chi gli ha domandato per quale ragione Roma. Il nipote del Direttore d’Orchesta ha risposto: “Perché Torino, come sempre, non si è fatta sentire”.

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Redazione

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