Focolaio covid in una rsa abusiva

Nel Teramano, una struttura ricettiva per anziani non autosufficienti completamente abusiva, è stata sottoposta a sequestro preventivo. Gli operatori che vi lavoravano erano iscritti come braccianti agricoli. Nelle ultime settimane è nato un focolaio di Covid-19 che ha riguardato una ventina di persone tra ospiti e personale. Sono stati quattro i decessi.

Il decreto di sequestro, emesso dal Gip del Tribunale di Teramo, è stato eseguito dai Carabinieri del Nas di Pescara. L’operazione è avvenuta in collaborazione con i militari della Stazione di Castelnuovo Vomano.
Le indagini, coordinate dal Procuratore facente funzioni, Davide Rosati ed eseguite dai militari del Nas di Pescara, agli ordini del colonnello Domenico Candelli, sono scattate nell’ambito degli accertamenti sui focolai di Covid-19 all’interno delle strutture sanitarie e sociosanitarie.

Nella struttura si sono registrate positività al virus Sars-CoV-2, sia tra il personale addetto all’assistenza sia tra gli ospiti, i quali sono stati trasferiti negli ospedali della zona. I quattro decessi, dovuti al focolaio, riguardano due donne e due uomini, uno dei quali di 51 anni, sono avvenuti negli ospedali di Teramo e Giulianova.

Nel corso delle indagini è stato accertato che la struttura era dichiarata come fattoria sociale. In realtà vi era di fatto una residenza per ospiti anziani, peraltro non autosufficienti e con disagi psicofisici. Il personale era privo di specifiche qualifiche assistenziali e non appartenente ad alcuna delle professioni sanitarie, risultando inquadrato come braccianti agricoli.

Gli ospiti sono stati tutti trasferiti, in ragione del proprio setting assistenziale, in altre strutture sanitarie idonee. Sequestrate confezioni di farmaci per trattamenti di patologie e acquisita rilevante documentazione sanitaria.

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