La foreign fighter italiana, Alice Brignoli, è stata condannata a 4 anni di carcere durante il processo con rito abbreviato a Milano. L’accusa è quella di terrorismo internazionale. La donna era sposata con il defunto Mohamed Koraichi, militante dell’Isis.
Brignoli era stata arrestata in Siria dai Carabinieri del Ros a settembre e riportata in Italia insieme ai suoi 4 figli; ora affidati a una comunità.
Alice Brignoli, la storia
Nel 2015 Alice, insieme alla sua famiglia, si era trasferita in Sira dalla città in cui abitava, Bulciago (Lecco). La coppia aveva deciso di lasciare l’Italia per poter aderire all’Isis, ma dopo essere stata arrestata, è stata riportata in Italia insieme ai suoi quattro figli: tre suoi e il quarto del marito, avuto da una seconda moglie.
L’arresto è avvenuto dopo la morte del marito 35enne, causata da un’infezione intestinale mentre era detenuto in carcere di sicurezza siriano gestito da miliziani curdi.
Una scelta, quella di trasferirsi in Siria, dettata soltanto dal sentimento che la animava. Il marito non era infatti un semplice soldato, bensì “un pezzo grosso dell’Isis“. Tuttavia, vi sono due diverse versioni della storia: quella del marito che mostrava foto ai miliziani raffiguranti lo sfarzo del proprio stile di vita e dell’altra, la moglie che si dichiara pentita della propria scelta poiché ha trovato la guerra anziché la felicità.
In diverse occasione Alice ha dichiarato che la sua aspettativa e certezza era quella di trovare “un posto idilliaco per gli islamici, con case e scuole, ma abbiamo trovato la guerra”. Più volte ha cercato di tornare indietro, in Italia, alla vita di sempre, ma senza mai riuscirci.
Vi sono delle foto che mostrano il primogenito in compagnia del padre mentre imbraccia un fucile, ma la donna sostiene che i bambini non sono mai stati addestrati. Secondo la sua versione, era soltanto il marito che si occupava dei combattimenti e teneva i contatti con l’Isis.
