“Ghost Forest”: alberi morti nel cuore di Manhattan

Il 10 maggio, nel cuore di Manhattan, verrà inaugurata una mostra che mostra gli effetti, devastanti, del cambiamento climatico. L’istallazione s’intitola Ghost Forest ed è composta da ben 49 alberi morti, piantati a Madison Square Park, che sarà possibile visitare fino a novembre. L’ideatrice è l’architetto e designer Maya Lin.

Volendo creare qualcosa intimamente collegato al parco, agli alberi e allo stato della Terra. Non volevo introdurre piante uccise da coleotteri e altri insetti per non introdurre in città nuove specie potenzialmente infestanti. È stato così che abbiamo cominciato a cercare alberi uccisi dal climate change”, ha spiegato la Lin.

Il nome Ghost Forest deriva da un devastante fenomeno naturale. Dove vasti tratti di foreste muoiono, a causa di eventi climatici estremi. Ma anche dell’aumento del livello dei mari e della conseguente infiltrazione nel terreno di acque salate.

La scelta è caduta su un gruppo di 49 cedri dell’Atlantico provenienti da Pine Barrens. Una vasta area di conifere sulla costa del New Jersey, che negli ultimi tempi si trova in una situazione di pericolo. I forestali che hanno collaborato con l’architetto hanno individuato una zona che stava per essere disboscata e, in cui, alberi di cedri erano morti o compromessi. Questi sarebbero stati eliminati per far spazio e dar luce a una generazione più giovane.

Brooke Kamin Rapaport, numero due del Madison Square Park Conservancy, ha dichiarato: “Con un linguaggio visivo minimalista, il progetto di Maya sottolinea la precarietà e fragilità del mondo naturale e ci ricorda le conseguenze dell’inazione di fronte alla crisi del clima”.

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