La notte dei Grammy. Vincitori e vinti della 63esima edizione

Sono andati in scena i Grammy, gli Oscar della musica dove a trionfare è Beyoncé che con i suoi 4 premi, miglior video musicale con “Brown Skin Girl“, migliore performance rap e migliore canzone rap con ‘Savage” insieme a Megan Thee Stallion e migliore performance R&B con “Black Parade” fa la storia; Queen Bey con i suoi 28 Grammy diventa la donna più premiata nella storia del premio. Regina anche nel look con un mini dress in pelle nera di Schiaparelli dallo scollo audace e guanti da Catwoman con tanto di unghie dorate incorporate.

Dal palco del Staples Center di Los Angeles, senza pubblico a causa del coronavirus e davanti ad esso con disposti i tavolini a cui erano seduti i protagonisti della serata tutti in mascherina, è andata in onda ’edizione che verrà ricordata anche per i record musicali, oltre che per l’atmosfera insolita. Oltre Beyoncé, a fare la storia ci ha pensato anche Taylor Swift diventata la prima artista donna a vincere il Disco dell’anno per tre volte grazie a “Folklore“, uscito durante il lockdown; gli altri album erano stati “Fearless” nel 2010 e “1989” nel 2016. Soltanto tre musicisti hanno fatto lo stesso: Frank Sinatra, Paul Simon e Stevie Wonder. La giovane cantante è salita sul palco a ritirare il premio in abito flower power di Oscar de La Renta.

Oltre la musica vince lo stile

Altro grande successo quello di Billie Eilish che stanotte ha vinto per la Migliore registrazione dell’anno con “Everything I Wanted” e per la Migliore canzone scritta per un mezzo visivo con “No Time To Die”, scritta per il film di James Bond in programmazione per fine anno. Billie, in ensemble Gucci dalla testa ai piedi con tanto di mascherina; fu tra le prime a portarla sul tappeto rosso l’anno scorso in tempi non sospetti quando vinse cinque premi, tra cui quello per l’Artista emergente.

Tanti i premi e tante le esibizioni, tra cui quella di Harry Styles che ha aperto con “Watermelon Sugar“, che ha poi vinto come Migliore esibizione pop dell’anno: Styles è diventato così il primo degli One Direction a vincere un Grammy, sia da solo che in gruppo. Il ragazzo si è presentato alla cerimonia vestito Gucci con boa violetto al collo. Altra esibizione da segnalare quella di Dua Lipa con “Levitating” con DaBaby e “Don’t Start Now“; Dua Lipa durante la cerimonia si è presentata con tre look differenti firmati Versace  in diverse sfumature di fucsia. Il suo compagno di esibizione invece è apparso con un completo Chanel riconoscibile anche dalle due C incrociate portate sul bavero.

Non mancano all’appello Lady Gaga e Ariana Grande a cui è andato il premio per il miglior duo pop.

Ma non tutto è oro quello che luccica ai Grammy

Assolutamente di cattivo gusto l’esibizione di Cardi B, in un look fatto di un’armatura d’orata che nella parte del seno sembra possa ricordare il corpetto di Vogue di Madonna riuscito male e una performance che sembrava voler copiare la fantastica Nicki Minaj. Fuori dalla competizione The Weeknd, al secolo Abel Makkonen Tesfaye, che continua a opporsi ai Grammy Awards, dopo averli accusati di corruzione per la nomination che non gli è stata, secondo lui ingiustamente, assegnata.

Poco prima dell’inizio della kermese ha tuonato “Poiché sussistono dei ‘comitati segreti’, non permetterò più alla mia etichetta di sottoporre la mia musica ai Grammy“. Anche Zayn Malik accusa i Grammy Awards di essere poco inclusivi quando si tratta di scegliere gli artisti da candidare al premio: “Se non stringi mani e non invii regali, non vieni considerato“. Il suo post su Twitter è molto eloquente.

Fanc*lo ai Grammy e tutti gli associati. A meno che tu non stringa mani e non invii regali, non vieni considerato per le nomination. L’anno prossimo vi manderò un cesto di dolciumi“.

In più scrive: “Il mio tweet non era personale o sulla mia idoneità, ma riguardava la necessità di inclusione e la mancanza di trasparenza del processo di nomination e lo spazio che crea e consente favoritismo, razzismo e la creazione di una rete di contatti politici per influenzare il processo di voto“.

Altri due maschietti sono rimasti a bocca asciutta anche se con svariate nomination: Justin Bieber e DaBaby. Infine segnaliamo la vittoria di Kanye West con il premio per il miglior disco di musica cristiana contemporanea. Quando ti rimane solo la preghiera per fare qualche soldo.

I vincitori di questa 63sima edizione dei Grammy Awards

Registrazione dell’anno: Billie Eilish – “Everything I Wanted”

Disco dell’anno: Taylor Swift – Folklore

Miglior performance R&B: Beyoncé – “Black Parade”

Canzone dell’anno: HER – “I Can’t Breathe”

Artista emergente: Megan Thee Stallion

Disco vocal pop: Dua Lipa – Future Nostalgia

Miglior performance rap: Megan Thee Stallion featuring Beyoncé – “Savage”

Best canzone scritta per un mezzo visivo: Billie Eilish – “No Time to Die” (from No Time to Die)

Miglior video musicale: Beyoncé – Brown Skin Girl

Disco Latin pop o urban: Bad Bunny — YHLQMDLG

Miglior performance rap melodic: Anderson Paak – “Lockdown”

Miglior performance pop in singolo: Harry Styles – “Watermelon Sugar”

Disco country: Miranda Lambert – Wildcard

Miglior performance di gruppo o di un duo: Lady Gaga and Ariana Grande – “Rain On Me”

Disco di vocal pop tradizionale: James Taylor – American Standard

Disco dance/elettronico: Kaytranada – Bubba

Miglior performance rock: Fiona Apple – “Shameika”

Performance metal: Body Count – “Bum-Rush”

Miglior canzone rock: Brittany Howard – “Stay High”

Disco rock: The Strokes – The New Abnormal

Disco di musica alternativa: Fiona Apple – Fetch the Bolt Cutters

Miglior disco di R&B progressive: Thundercat – It Is What It Is

Canzone R&B: Robert Glasper featuring H.E.R. & Meshell Ndegeocello – “Better Than I Imagine”

Miglior disco R&B: John Legend – Bigger Love

Miglior disco rap: Nas – King’s Disease

Performance rap: Megan Thee Stallion featuring Beyoncé – “Savage”

Miglior performance country in singolo: Vince Gill – “When My Amy Prays”

Performance country in duo o in gruppo: Dan + Shay and Justin Bieber – “10,000 Hours”

Canzone country: The Highwomen – “Crowded Table”

Miglior disco vocal jazz: Kurt Elling featuring Danilo Pérez – Secrets Are the Best Stories

Miglior disco jazz latino: Arturo O’Farrill and the Afro Latin Jazz Orchestra – Four Questions

Disco gospel: PJ Morton – Gospel According to PJ

Miglior disco di musica cristiana contemporanea: Kanye West – Jesus Is King

Disco di rock latino o alternativo: Fito Paez – La Conquista del Espacio

Miglior disco di tropical latino: Grupo Niche – 40

Disco comedy: Tiffany Haddish – Black Mitzvah

Produttore dell’anno: Andrew Watt

Migliore disco folk: Gillian Welch & David Rawlings – All the Good Times

Miglior colonna sonora per un mezzo visivo: Jojo Rabbit – Various Artists

 

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