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I più recenti orientamenti della Banca d’Italia in tema di criptoattività

Preannunciata, a inizio mese, al Festival dell’Economia di Trento dal Vice Direttore Generale della Banca d’Italia, Alessandra Perrazzelli, la scorsa settimana è stata diffusa da Via Nazionale un’importante Comunicazione in materia di tecnologie decentralizzate nella finanza e criptoattività.

Il documento esamina in modo sistematico nelle sue 26 pagine i diversi aspetti di questa complessa tematica, ormai, da tempo agli onori della cronaca economica per le performance registrate da questi strumenti finanziari e anche, purtroppo, per i sempre più frequenti repentini cali delle quotazioni, se non addirittura per i fallimenti di alcuni emittenti.

Gli obiettivi della Comunicazione sono due: da un lato, richiamare l’attenzione di tutti i possibili soggetti interessati a diverso titolo a questa tematica sulle opportunità e sui rischi “connessi con l’uso di tali tecnologie nella finanza e con le attività e i servizi relativi alle criptoattività”; dall’altro, mettere in evidenza i profili rilevanti dei “presidi volti a mitigare i rischi connessi con l’impiego delle tecnologie decentralizzate e/o con l’operatività in criptoattività”.

Dopo una parte descrittiva dell’applicazione delle tecnologie decentralizzate ai servizi finanziari, vengono esaminati gli aspetti di cooperazione internazionale e il contesto regolamentare, che sta maturando a livello di Unione Europea per, poi, affrontare, in modo più dettagliato, due profili particolarmente delicati .

Il primo profilo concerne le diverse tipologie di rischio associabili all’uso di questi strumenti, riassumibili sinteticamente nelle tre categorie del rischio di solvibilità e di quelli di riciclaggio e di natura cibernetica. Una ricognizione, finalizzata ad individuare gli opportuni presidi da apprestare per fronteggiare queste diverse tipologie di rischio, sia per le banche e gli intermediari finanziari, sia per gli operatori e i fornitori tecnologici .

Il secondo profilo attiene alla tutela della clientela che, acquistando questi strumenti finanziari, viene esposta, spesso inconsapevolmente, a rischi particolarmente elevati. Rafforzare la consapevolezza della loro rischiosità, ma anche contrastare le illusioni scaturenti dalla pubblicità ingannevole che, talvolta, li accompagna sono due delle pietre miliari di un più ampio percorso di crescita dell’educazione finanziaria dei consumatori di prodotti di investimento.

La parte conclusiva della Comunicazione, infine, si sofferma sull’impegno della Banca d’Italia nei diversi consessi internazionali per la definizione di standard internazionali e di buone pratiche da applicare in questo specifico ambito, sul suo dialogo  con gli stakeholders per sostenere un’innovazione virtuosa e adeguatamente presidiata, nonché sul controllo esercitato da Via Nazionale sui soggetti vigliati in tema di assetti di governo societario, ispirati alla sana e prudente gestione, e di attuazione di efficaci presidi di contrasto e di mitigazione dei rischi.

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