Il David di Michelangelo, o meglio il suo gemello, pronto per il viaggio a Dubai

Stesse identiche dimensioni dell’originale, fatto con resina acrilica ricoperta di polvere di marmo il gemello del David di Michelangelo è pronto per il suo primo viaggio. Realizzato grazie a una sofisticata digitalizzazione e poi alla stampa in 3D in 14 pezzi, fino a qualche giorno fa si trovava “nascosto” a Palazzo degli Alessandri per prepararsi a rappresentare l’italia al prossimo Expo Mondiale del 2021.

Il Direttore della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg ha dichiarato: “è una bellissima opportunità per rappresentare la bellezza del patrimonio culturale dell’Italia; sono felice che abbiano scelto il David di Michelangelo della Galleria dell’Accademia di Firenze che è l’opera d’arte per eccellenza. Sono felice che questo messaggero parta per Dubai, ma l’originale resta qui, insostituibile. Ad emanare bellezza“.

Archetipo della bellezza maschile e forse l’oggetto più bello mai realizzato dalle mani di Michelangelo ai primi del ‘500. Il progetto di digitalizzazione e realizzazione del David è stato coordinato da Grazia Tucci, docente del dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Firenze; in collaborazione con i tecnici di Hexagon Italia e con il restauratore Nicola Salvioli: è stato quest’ultimo a realizzare la “pelle” del David con la polvere di marmo.

 

Lo abbiamo rivestito con due millimetri di polvere di marmo di Carrara mischiata a colla; in modo da avere la consistenza della sabbia bagnata e riprodurre le venature, i punti più ruvidi, quelli più lisci. I difetti, i colpi di scalpello, il tutto più fedelmente possibile all’originale e restituire la magia del coinvolgimento emotivo del David che tutti conosciamo. Lavorando sulla copia si avverte che Michelangelo ha realizzato quest’opera non tanto con gli occhi quanto con le mani, per abbracciare un volume così enorme. Per esempio l’ombelico entra perfettamente in un pollice” ha raccontato Salvioli.

Ha aggiunto Cecilie Hollberg “sarà ambasciatore per l’Italia in un periodo difficile, come un segnale di speranza e di visione futura. Il bello del David è che offre uno spunto a tutti per potersi identificare con lui, sia dal punto di vista religioso, che teologico e storico artistico“.

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