Il Premier Draghi oggi in visita a Israele

La guerra in Ucraina, la crisi alimentare innescata dal conflitto nel ‘granaio’ d’Europa, il dossier energia, il processo di pace israelo-palestinese e l’antisemitismo. Mentre le forze politiche della sua variegata maggioranza faranno i conti con i risultati elettorali di una tornata che conta quasi mille Comuni al voto, il Premier  Mario Draghi oggi  atterrerà a Tel Aviv per poi raggiungere Gerusalemme: ad attenderlo una due giorni ricca di appuntamenti e dai ritmi serrati. E’ la prima visita in Medio Oriente di Draghi come presidente del Consiglio, l’ultima di un capo di Governo italiano risale al 2015.

La missione a Gerusalemme giunge a distanza di un mese dal viaggio di Draghi a Washington e precede altri importanti impegni internazionali delle prossime settimane, tra cui i Summit G7 e Nato e la visita ad Ankara. Al centro degli incontri con le massime Istituzioni israeliane – oggi il Presidente israeliano Isaac Herzog, martedì il bilaterale con il primo ministro Naftali Bennett – ci saranno il rafforzamento delle relazioni bilaterali, la situazione in Ucraina e la sicurezza alimentare con la necessità di scongiurare la crisi in atto -la corsa dei prezzi dei generi alimentari ricorda tanto quella che innescò la primavera araba nel 2011- i temi energetici, il processo di pace israelo-palestinese e l’antisemitismo.

Sul piano della cooperazione economica, Italia e Israele hanno un solido partenariato commerciale, in particolare nel comparto dell’innovazione e dell’Ict. Nel 2021 si è registrata una positiva e sostenuta ripresa dell’interscambio, ben oltre i livelli pre-Covid, che si è attestato a 4 miliardi di euro (+25,6% rispetto al 2020), con esportazioni italiane pari a 3,1 miliardi (+25,9%) e importazioni pari a 910 milioni (+24,6%).

Oltre ai tradizionali settori di presenza delle imprese italiane nel Paese (innovazione e start-up, energia, infrastrutture e telecomunicazioni), ulteriori opportunità per il rafforzamento delle relazioni economico-commerciali sono offerte dai comparti dei trasporti, della mobilità sostenibile, della biomedicina, dell’aerospazio e della sicurezza cibernetica.

La visita in Israele servirà a Draghi anche a sondare nuovi spazi per una cooperazione fruttuosa e in ripresa. Nell’ambito della cooperazione e ricerca in campo sanitario, è forte l’interesse da entrambe le parti a collaborare nell’ambito della salute digitale, del molecular health, della medicina di precisione, del Med Tech e della farmaceutica.

Ma tra i dossier più sensibili quello dell’energia, che vede l’Italia impegnata a emanciparsi dal gas di Mosca. Per il governo italiano – come ha sottolineato più volte in questi mesi Draghi – è un tema prioritario. In particolare, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, con attenzione al gas naturale di cui Israele dispone ingenti risorse.

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