Michele Guardì

Michele Guardì: dopo i fuori onda le parole dei diretti interessati

Sembra che le cose per Michele Guardì, storico regista dei programmi di punta di mamma Rai, non vadano molto bene dopo l’ennesimo servizio firmato Le Iene in merito ai suoi poco carini “fuori onda“.

La settimana scora il programma Mediaset aveva mandato in onda il servizio, firmato Filippo Roma, in merito a dei fuori onda che già giravano sul web dal 2011 con voce modificata. In questi audio, rimandati in onda dal programma di Italia Uno, si sente Michele Guardì utilizzare una serie di epiteti volgari e soprattutto offensivi verso colleghi e “maestranze” come i figurati. 

Signorina sorrida, finga di esistere. Che caz** mangia la put**na” oppure “Mi è passata la tr**a dietro per caso?” e “Leva sto fro**o di mer**, levalo, levalo, leva il fro**o” o ancora riferito a Paolo Fox “Dov’è Paolo il fro**o Fox, dove ca**o è il fro**o” fino ad arrivare a dire di Giancarlo Magalli “levate quel cane di Magali, levatelo“. Una serie di offese che Michele Guardì dichiara essere uno sfogo e soprattutto vecchie orami di 14 anni come se tutto fosse ormai caduto in prescrizione. 

Sempre in quella puntata il regista aveva in primis dichiarato “sembre la mia voce, un bravo imitatore” per poi tornare sui suoi passi dicendo “eravamo alle prese con dei problemi tecnici, ero un pochino nervoso“. Lo stesso Michele Guardì poi ci tiene a precisare che “Nelle mie redazioni l’80% è donna quindi non accetto le accusa di misoginia“. Sta di fatto che dopo l’uscita del servizio di Filippo Roma la stessa Rai abbia deciso di avviare un’indagine come dichiarato in una nota sul sito ufficialeLa Rai, già nella giornata di ieri, mercoledì 29 novembre, ha dato mandato per l’apertura di un audit interno e di tutte procedure aziendali previste sui fatti che riguardano il regista Michele Guardì. La decisione  è giunta dopo la messa in onda, martedì 28 novembre, su Italia 1, di un servizio contenente alcuni fuori onda del regista e sue dichiarazioni.

Sta di fatto che anche se sono passati anni da queste registrazioni, il diretto interessato non ha ancora pensato di dover chiedere scusa. Soprattutto perché convinto che “nessuno ci è rimasto male“. Ed infatti dal nuovo servizio mandato in onda ieri sera 5 dicembre, i soli a condannare i fuori onda incriminati, e quindi Michele Guardì, sono stati coloro che non sono più presenti nel cast de “I Fatti Vostri” ovvero Adriana Volpe e Salvo Sottile. 

Giancarlo Magalli ci ride sopra “perché loro sono colpiti da quello che tu hai detto a me ma non sanno quello che io dico di te“; Anna Falchi che accusa Le Iene di poca professionalità “Sono cose vecchie, non mi sembra nemmeno giusto riproporle in questo contesto storico; forse siete voi che mancate di rispetto“; Flora Canto che fa la mezza femminista “io sono donna e difenderò sempre le donne questo a prescindere da tutto e tutti, detto ciò non sono nessuno per giudicare“; Paolo Fox che dice di non voler sapere nulla “con me Guardì si è sempre dimostrato una persona eccezionale“. Tutte voci che guarda caso oggi non possono lamentarsi in quanto ancora presenti nel programma “I Fatti Vostri“.

Certe cose non si possono dire, sono inaccettabili. Anche se si scherza non si possono consentire nessuna di queste frasi; bisogna avere rispetto delle persone” ha invece dichiarato Salvo Sottile o ancora “Ma adesso si scopre? O e stato sempre così?” è la dichiarazione di Adriana Volpe che non fa parte più del cast dal 2019 dopo che aveva deciso di querelare Giancarlo Magalli per diffamazione e che oggi ha vinto le due cause contro il conduttore. 

Il tutto poi condito con un secondo servizio dentro il servizio: l’autista di Michele Guardì che non viene pagato dal regista ma dalla Rai secondo regolare contratto come collaboratore. Ma collaboratore di chi si chiede Filippo Roma e onestamente anche tutti i telespettatori? Il sunto di tutto questo è che non bisogna nascodersi dietro un dito dicendo “sono registrazioni vecchie” perché le offese sono offese oggi come lo erano 14 ani fa.

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it