Mystery shopping, l’esperienza pilota dell’IVASS in Europa e in Italia

Tutela del consumatore in un mercato assicurativo concorrenziale ed efficiente: è, certamente, questa la chiave di lettura, che caratterizza le Considerazioni del neo Presidente dell’IVASS, nonché Direttore Generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, svolte la settimana scorsa in occasione della Relazione Annuale dell’Istituto.

Una chiave di lettura esplicitata, quando si afferma che “l’accento sulla trasparenza della collocazione dei prodotti e sull’educazione assicurativa deriva dall’insostituibile funzione della concorrenza per assicurare efficienza al sistema assicurativo e per un’effettiva tutela dei consumatori”.

Si inserisce bene in questa configurazione prospettica il mystery shopping, un’esperienza pilota condotta dall’IVASS, che colloca questa Authority a punto di riferimento, sia per le Istituzioni omologhe degli altri Paesi dell’UE che ancora non l’ hanno utilizzata, sia per le altre Authority del nostro Paese.

Concretamente con questo strumento si dà la possibilità di verificare direttamente sul campo la condotta degli operatori, “attraverso lo sguardo in incognito di clienti rispondenti a determinati profili di volta in volta individuati  dalla stessa IVASS”. Uno strumento, inoltre, legato a un progetto finanziato dalla Commissione Europea e che è stato impiegato in 140 visite pilota presso banche e sportelli postali per le polizze danni, presso comparatori on line per le polizze r.c.auto e presso le agenzie per le polizze vita.

Secondo una metodologia già codificata gli esiti di queste visite vengono, poi, riversati e ordinati in un questionario, che al temine della visita viene compilato dai mystery shopper e da loro, successivamente, consegnato all’IVASS.

Considerata la dimensione del mercato assicurativo italiano – per la sua rilevanza rispetto al PIL è il settimo tra i Paesi OCSE per il settore vita,  ma solo il 24esimo per premi danni, si tratta di un’esperienza da seguire con particolare attenzione, anche per i possibili sviluppi futuri. Infatti, una volta che sarà supportato da un’adeguata cornice normativa coerente con le direttive europee di settore, il mystery shopping potrà dispiegare a pieno i propri positivi effetti di monitoraggio sui fenomeni di mercato e sull’individuazione di singole pratiche di vendita non corrette.

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