Netanyahu: “entreremo a Rafah”, ma gli USA non escludono conseguenze

Oggi, il Primo Ministro  israeliano Benjamin Netanyahu ha celebrato la festa ebraica di Purim insieme agli ufficiali del Battaglione “Erez” della Polizia militare e con l’occasione ha dichiarato – ”Entreremo a Rafah e otterremo la vittoria assoluta. Abbiamo eliminato Haman ed elimineremo Sinwar’‘.

Oggi celebriamo la festa di Purim” – ha detto il Premier dopo la lettura del Libro di Ester. ‘‘Oltre 2.000 anni fa nell’antica Persia un tiranno antisemita, il malvagio Haman, cercò di sterminare gli ebrei dalla faccia della terra. Gli ebrei si sollevarono, si unirono, combatterono e ottennero una vittoria completa” – ha aggiunto.

Oggi nella Persia moderna è sorto un nuovo oppressore: il regime iraniano, che cerca di sterminare lo Stato ebraico. Abbiamo già visto cosa fece uno dei messaggeri di questo tiranno. Il 7 ottobre Hamas ha commesso quello che il presidente Biden ha definito ‘un atto di pura malvagità” – e ha aggiunto – ”Il male assoluto non può essere sconfitto lasciandolo a Rafah”.

Gli Stati Uniti continuano però il pressing per impedire l’attacco a Rafah. Sarebbe ‘un errore enorme qualsiasi importante operazione militare israeliana” – ha dichiarato la Vicepresidente USA Kamala Harris intervistata dall’Abc, affermando di  – non escludere conseguenze da parte di Washington se le truppe israeliane dovessero entrare nella città a sud della Striscia di Gaza.

Harris ribadisce di aver studiato tutte le mappe e di essere giunta alla conclusione che –  ”non c’è nessun posto dove possano andare le persone” sfollate che hanno trovato rifugio a Rafah. Circa un milione e mezzo di persone sono a Rafah perché è stato detto loro di andare lì” – ha aggiunto Harris.

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