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Ocean Viking: migranti ancora non ammessi in Francia

Il Ministro francese dell’Interno, Camille Chaize, ha spiegato che gli oltre 230 naufraghi sbarcati a Tolone dall’Ocean Viking non sono al momento ammessi sul territorio francese, ma posti in “zona di attesa internazionale”.

La nave Ocean Viking, con 230 migranti a bordo, di cui 57 bambini è arrivata questa mattina nel porto di Tolone alle 8:42, scortata da navi francesi e da un elicottero. Si trova al momento nella zona militare, inaccessibile anche ai giornalisti. Un portavoce del Ministero ha fatto sapere che ad attendere i passeggeri dell’Ocean Viking a Tolone, c’erano i servizi di soccorso e di salute ma anche un dispositivo di sicurezza molto importante.

Camille Chaize ha chiarito: “L’idea è davvero quella di poter controllare questi arrivi, sono molto inquadrati dalla Polizia di frontiera ed è verso una zona di attesa internazionale che dirigeremo questi migranti. I passeggeri dell’Ocean Viking non vengono accettati sul territorio francese ma sono oggetto di controlli. Se lo desiderano, potranno depositare la loro richiesta d’asilo, ma in zona d’attesa internazionale, in quanto non sono ammessi sul territorio francese”.

La portavoce ha quindi confermato che verranno posti in una “zona d’attesa chiusa e messa in sicurezza” sulla penisola di Giens, a Hyères, comune turistico a est di Tolone. Inoltre ha dichiarato:  “Sono strutture che solitamente esistono nei porti e negli aeroporti. In questo caso è una zona di attesa temporanea che abbiamo istituito a titolo eccezionale. E quindi, effettivamente, è la polizia di frontiera che metterà in sicurezza i luoghi. All’interno, i migranti avranno un certo numero di diritti, l’appoggio di associazioni, potranno depositare le loro richieste di asilo. Li trattiamo con grande umanità, grande dignità, ma è una zona internazionale, non è territorio francese. Da lì verranno avviate tutte le procedure legate all’immigrazione, richieste d’asilo, con ricollocamenti verso la Germania e gli altri Paesi europei che si sono proposti di accogliere queste persone”.

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