Valditara

Scoppia la polemica sulle parole del Ministro Valditara

Dopo la lettera della Preside Savino del Liceo Michelangiolo, in merito all’aggressione, subita da studenti di corrente politica opposta e perpetrata da parte di sei esponenti di Azione Studentesca, tra i 16 e i 21 anni, arrivano come un macigno le parole del Ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe  Valditara.

Intervenendo in diretta a Mattino 5, infatti, il Ministro,  riferendosi alla lettera scritta dalla Dirigente scolastica Annalisa Savino ha dichiarato: “E’ una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete ad una Preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il nazismo. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l’atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure“. Le parole del Ministro, però, per tantissimi sono suonate come una vera e propria minaccia nei confronti della Dirigente Scolastica. 

Nella  lettera della Preside si legge: “Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. E’ nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti”. E ha aggiunto: “Chi decanta il valore delle frontiere chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così“.

Parole che devono aver turbato il numero uno di Viale Trastevere, forse anche più della stessa rissa scoppiata davanti all’istituto. Il Ministro, senza esprimersi sul gesto degli attivisti dell’estrema destra, ha  definito, comunque,  la lettera “del tutto impropria” e si è definito “dispiaciuto per averla dovuta leggere” e del fatto che sia “stata letta agli studenti“. Secondo Valditara, il pensiero della Dirigente Scolastica “non rappresenta la realtà dei fatti“, ma annuncia che non interverrà nei confronti di Savino, ma evoca il bavaglio contro la “politicizzazione negli istituti scolastici“.

Primi fra tutti a rispondere alle parole del  Ministro sono state  la FLC nazionale, la FLC di Firenze e la CGIL di Firenze che in un comunicato ufficiale ha dichiarato: “Il ministro Valditara definisce ridicole le parole di una Dirigente di un liceo fiorentino e sostiene che delle lettere dei Presidi sul fascismo e sull’antifascismo non sa che farsene.  La dirigente Savino, dopo l’aggressione al Liceo Michelangiolo, si è rivolta ai propri studenti invitandoli a non essere indifferenti, assolvendo così ai compiti educativi previsti dalla scuola della Repubblica sulla cui Costituzione antifascista il ministro dell’Istruzione e del Merito ha giurato. Dopo le distorsioni della storia a cui abbiamo assistito in questi mesi ora giunge, da parte di Valditara, anche la minaccia di provvedimenti nei confronti della libera espressione dei dirigenti scolastici. Il Ministro farebbe meglio a placare il clima di tensione e di odio suscitato da giovani neofascisti, a condannare l’accaduto, sostenere i dirigenti nell’esercizio delle loro funzioni educative e ad affermare compiutamente un messaggio antifascista. La FLC nazionale, la FLC di Firenze e la CGIL di Firenze si impegnano fin d’ora per la difesa dei principi costituzionali di libertà di pensiero, invitando a una mobilitazione straordinaria tutte le forze democratiche e antifasciste.

Dura anche la reazione del Partito Democratico che ha chiesto che il Ministro riferisse in Parlamento. “Venga con urgenza in Aula a spiegare perché ha censurato la Preside Annalisa Savino e non abbia assunto una posizione chiara sui fatti di sabato Firenze” –  ha chiesto la Capogruppo del PD a Montecitorio, Debora Serracchiani. 

Gli esponenti del Movimento 5 Stelle, in Commissione Istruzione di Camera e Senato, hanno affermato: “È incredibile. Il Ministro dell’Istruzione anziché condannare con fermezza l’aggressione squadrista e fascista e anziché esprimere solidarietà nei confronti degli studenti aggrediti, se la prende con la Preside“.

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