Sparatoria a Roma, arrestato Claudio Campiti. Poligono Tor di Quinto sotto sequestro

Triplice omicidio con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. Con questo decreto è in stato di fremo Claudio Campiti, l’uomo di 57 anni che ieri ha ucciso 3 persone in una riunione di condominio nella zona di Fidene a Roma. Nella sparatoria ha usato una pistola Glock 45 sottratta al poligono di Tor di Quinto. Campiti aveva con sé 6000 euro in contanti e il passaporto, elementi che farebbero pensare all’ipotesi di fuga.

La giornata di Campiti inizia al poligono di Tor di Quinto, adesso sotto sequestro dei Carabinieri. Lì dopo aver lasciato un documento di identità, avrebbe ottenuto una pistola semiautomatica Glock. L’uomo si sarebbe poi allontanato dal poligono con l’arma. Accertamenti sono in corso per valutare eventuali responsabilità a carico dei gestori.

Esce e si dirige in zona Fidene. Arriva in via Monte Giberto, entra nel gazebo dov’è in corso una riunione del consorzio Valleverde, punta l’arma e spara sui membri del consiglio di amministrazione: circa 8 i colpi. Alla fine ucciderà tre persone.

L’uomo in passato aveva chiesto il porto d’armi ma gli era stato negato. Il no alla sua richiesta era arrivato grazie alle informazioni fornite dai Carabinieri del luogo di residenza, che avevano riferito delle liti in corso con il consorzio.

Tajani: “suggerisco di frequentare un po’ di più gli psicologi”

”È un fatto che ha colpito tutti noi, stamane (ieri mattina, ndr) ne ho parlato subito con Piantedosi e lui mi ha detto che si trattava di una persona che aveva sparato per motivi futili, legati a questioni condominiali. Si tratta di una persona che aveva squilibri mentali. Forse bisogna stare più attenti: se si seguisse ciò che si fa in altre parti del mondo, dove si va dallo psicologo. Ecco, suggerisco di frequentare un po’ di più gli psicologi, che sono medici della mente…”. Così il vicepremier Antonio Tajani, parlando della sparatoria di oggi a Roma a ‘Zona Bianca’ su Retequattro.

“Io sono padre di una psicologa – sottolinea Tajani – mia figlia mi dice che bisogna stare attenti e cominciare sin da piccoli perché se c’è qualche problema mentale, lo si capisce già quando si è in età evolutiva. Seguiamo con grande attenzione e particolare controlli persone” come l’uomo che oggi ha provocato morti e feriti.Quando ci sono i primi sintomi di squilibrio mentale segnaliamoli, invito anche le famiglie a farlo…”.

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