Shanghai: salgono i casi Covid. Metà città in lockdown

A Shanghai, a seguito della salita dei casi di Covid-19, metà della città è al secondo giorno di lockdown. Si tratta della parte orientale di Pudong e delle aree industriali. Inoltre stanno effettuando test di massa. Il Governo municipale ha riferito che le infezioni accertate lunedì sono quasi raddoppiate a 96 (dalle 50 di domenica), mentre gli asintomatici sono saliti a 4.477 (da 3.450).

Nell’intera Cina, i contagi hanno superato quota 7.000, fino a 7.051. Invece quelli locali sono 1.228, da quanto ha riferito la Commissione sanitaria nazionale, concentrati nel Jilin (1.055), a Shanghai (96), nello Shandong (12) e nel Liaoning (10), mentre la parte residua è concentrata in 13 province o regioni. I casi importati sono stati 65 (da 56), mentre i portatori asintomatici sono balzati a 5.758, di cui 5.658 locali.

A Shanghai, dove si registra la situazione più critica, si sono registrate scene inconsuete come alte barriere di chiusa e contenimento delle aree considerate più a rischio e  supermercati con scaffali svuotati di ogni merce. Le Autorità locali hanno riferito che le operazioni andranno avanti fino al contenimento del focolaio di Omicron, la variate del Covid-19 rivelatasi più difficile da controllare.

Nel tentativo di mantenere in funzione l’economia di Shanghai, che ha un peso importante nella composizione del Pil cinese, le Autorità hanno evitato i rigidi blocchi dispiegati in altre città del Paese, optando invece per restrizioni mobili e localizzate. Gli aeroporti, le stazioni ferroviarie e i porti marittimi internazionali restano operativi, mentre i principali produttori possono riprendere la produzione dopo una breve interruzione.

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