Che Silvio Berlusconi ambisse a diventare Presidente della Repubblica non è un mistero. Fin dai tempi d’oro di Forza Italia, si è sempre parlato di come il vero obiettivo dell’ex premier sia quello di trasferirsi al Quirinale. Ma un conto erano i “rumor“, un conto ora sono le “conferme“.
Ora con la nascita della “federazione di centrodestra” tanto voluta da Matteo Salvini, la possibilità della candidatura di Silvio Berlusconi sembra essere sempre più forte. “Se arriviamo ai gruppi unici in Parlamento, la tua candidatura al Quirinale, avrà radici più solide. Si partirà da una base più forte” è il ragionamento che il leader della Lega ha fatto a Silvio Berlusconi.
Il primo step ora sarebbe quello di un coordinamento congiunto in Parlamento, con i protagonisti che hanno spiegato come non si tratterebbe di una fusione con simboli e gruppi che resterebbero separati. Si tratterebbe di una sorta di anticamera per un partito unico che potrebbe concretizzarsi invece alle prossime elezioni; sulla scia di quella che è stata l’esperienza del Popolo della Libertà, partito nato nel marzo 2009 dall’unione di Forza Italia e Alleanza Nazionale e poi naufragato, dopo una serie di scissioni, definitivamente nel 2013.
“Non parlo di fusioni. Ma i tempi sono maturi per una federazione di centrodestra, dove ognuno manterrà comunque la propria identità“. Queste le parole di Salvini dagli Stati generali della Lega in Calabria commentando la trattativa in corso con Forza Italia. Il primo passo di questa federazione sarebbe la creazione di un coordinamento tra i gruppi parlamentari dei due partiti. Un modo questo per unire le forze all’interno della variopinta e tumultuosa maggioranza che sostiene il governo Draghi.
Anche Giorgia Meloni sembra essere propensa a volere Silvio Berlusconi al Quirinale: “Se voterei Berlusconi al Quirinale? Si figuri se mi metterei io contro la candidatura di Berlusconi al Quirinale. Ho sempre avuto un rapporto molto schietto con Berlusconi e di enorme rispetto reciproco. Poi, ho detto che secondo me Berlusconi non mi ha mai capito completamente. Ci sta, siamo due persone diverse” ha affermato la leader di Fratelli d’Italia a “Non è l’arena“. Ma c’è chi pensa che, come è ormai consuetudine nel gioco della politica, fare il nome già da ora è solo un modo per “bruciarlo“.
Silvio Berlusconi, Presidente della Repubblica?
Ma davvero Silvio Berlusconi può ambire al ruolo di Presidente della Repubblica Italiana? I problemi giudiziari passati dall’ex premier sono troppi. E troppe sono le polemiche a lui associate; le leggi ad personam negli anni del suo governo; i rapporti con la mafia e gli scandali sessuali; per non parlare del Parlamento costretto a votare su “Ruby nipote di Mubarak“. E come dimenticare che verrebbe eletto al Colle l’uomo che ha diviso il Paese per vent’anni. In più un Presidente della Repubblica pregiudicato, plurinquisito spesso prescritto e con pesanti processi ancora in corso non si è mai visto.
Poi ci sono i vari problemi di salute. I sette anni da capo dello Stato sarebbero impegnativi e faticosi per chiunque, figuriamoci per un 84enne che ha passato gli ultimi mesi dentro e fuori dal San Raffaele. Ricoveri che, come sappiamo, hanno portato al rinvio di udienze e sentenze nei processi in cui è imputato.