Violenza sessuale su due ragazzine di 13 anni per tutta la notte

Violenza sessuale su due 13enni e sequestro di persona: sono le accuse che hanno portato all’arresto di un operaio di 45 anni, nel Trevigiano. Tutto questo è avvenuto a novembre, ma solo pochi giorni fa con l’esito delle analisi su indumenti e pc sequestrati in casa dell’indagato è scattata la custodia cautelare. Le due adolescenti, che conoscevano l’operaio, erano rinchiuse nel garage dell’uomo e sottoposte a violenze per una notte.

I genitori delle due ragazzine, non vedendole rientrare, fecero subito denuncia di scomparsa alle forze dell’ordine, denuncia però poi ritirata il pomeriggio seguente quando entrambe rincasarano. Solo successivamente, quando le due 13enni confessarono l’accaduto, scattò l’allarme per quanto successo.

La notte con l’operaio

Dopo la notte di inferno, le ragazzine tornate a casa hanno raccontato tutto ai genitori, che hanno fatto scattare immediatamente la denuncia contro l’uomo. Le ragazzine lo conoscevano e avrebbero confermato che si erano recate a fargli visita di loro iniziativa.

La polizia, in seguito al racconto, alcuni giorni dopo si è presentata a casa del 45enne operaio per prelevare il materasso, il pc e alcuni fazzoletti sporchi e dalle successive analisi di laboratorio, è stata confermata la presenza nel garage il DNA di almeno una delle due ragazzine. Per questo motivo il 45enne è arrestato su ordine di custodia cautelare emesso dal Gip Angelo Mascolo.

Le due adolescenti sarebbero rimaste sequestrate un’intera notte, e costrette a subire abusi da parte dell’operaio. Nel garage c’erano un letto e un computer, dov’erano caricati filmati pornografici che l’accusato, secondo quanto è stato ricostruito, avrebbe mostrato alle due tredicenni. Il portone della rimessa era chiuso, e l’uomo ha impedito in tutti i modi alle minorenni di fuggire. Le due amiche sono così rimaste in balia del loro aguzzino per molte ore. Solo al mattino il 45enne si è deciso a liberarle.

L’uomo si trova ora nel carcere trevigiano di Santa Bona, accusato di violenza sessuale, aggravata per le vittime minorenni, e sequestro di persona.

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia l’arrestato si è avvalso della facoltà di non rispondere, e al momento resta in carcere.

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