Zaia: “improbabile zona rossa”

Il Presidente della Regione Luca Zaia, oggi nel corso del punto stampa dalla sede della Protezione civile di Marghera, parlando dell’emergenza coronavirus, ha dichiarato: “Per il Veneto vedo improbabile una zona rossa, visti i nostri parametri. Da qualche giorno abbiamo un trend di calo dei ricoveri: aumentano le dimissioni rispetto alle prese in carico di pazienti negli ospedali. Sembra un inizio di inversione di tendenza speriamo che questa decrescita dei ricoveri diventi costante”.

Zaia commenta l’Rt

Il Governatore del Veneto ha spiegato: “Ora avremo questi due giorni di zona gialla, nel weekend saremo arancione. Bisognerà poi capire che fascia ci attribuirà il governo ovviamente noi ci rimettiamo a quello che dice l’Iss, vedremo la classificazione. In ogni caso, l’Rt del Veneto ad oggi gira intorno all’1. Bisogna capire da che parte andremo ma non sarà superiore all’1,10-1,15. Come regione vorremo introdurre il parametro dell’incidenza dei positivi su 100mila abitanti per la decisione delle fasce regionali di rischio. Un parametro che penso verrà recepito nel nuovo Dpcm”.

Le vaccinazioni in Veneto

Zaia ha affermato: “Siamo i primi in Italia per vaccinazioni. Abbiamo fatto tutti i vaccini a disposizione fino ad oggi e in giornata dovrebbe arrivare la nuova fornitura per altri 41mila vaccini.  Questi verranno somministrati da domani e il merito va a tutta la macchina della sanità della regione”.

Il Governatore ha annunciato: “Entro il 25 gennaio avremo vaccinato tutti gli operatori della sanità del Veneto, gli ospiti e gli operatori delle Rsa. Nei primi di febbraio dovrebbe iniziare la seconda fase per gli over 80. Inoltre sarà iniziata tra alcuni giorni la somministrazione della seconda dose per i primi vaccinati”.

Zaia ha anche parlato della carenza delle siringhe: “C’era chi aveva sorriso quando avevo detto che abbiamo comprato in autonomia come regione un milione di siringhe. Avete visto cosa è successo e le siringhe me le hanno anche chieste in prestito. Ieri, in conferenza delle regioni ho proposto anche che si valuti un benchmark di virtuosità tra le regioni per la vaccinazione. Questo per far si  che non si continui a fornire vaccini a chi continua a fare magazzino e non li utilizza”.

La scuola secondo Zaia

Poi sulla scuola Zaia ha dichiarato: “Capisco fino in fondo le proteste dei ragazzi. Chiudere la scuola è una sconfitta ma era doverosa e dettata non da un puntiglio politico ma dal parere dei tecnici. Tra questi i più eminenti scienziati, dal professor Palù al professor Burioni ad altri”.

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