Alda Merini: dodici anni fa la grande poetessa ci lasciava

Alda Giuseppina Angela Merini nasce il 21 marzo 1931 a Milano. Alda ha vissuto con  un padre colto, affettuoso, dolce ed attento che a cinque anni le regala un vocabolario e che le spiega le parole tenendola sulle ginocchia, e una madre severa, pragmatica, distante ed altera, che tentava invano di proibirle di leggere i libri della biblioteca paterna, in quanto intravedeva per lei un futuro esclusivamente di moglie e di madre.

Compose le prime liriche giovanissima, a 16 anni. Il suo primo incontro con il mondo letterario avvenne quando Silvana Rovelli, cugina di Ada Negri, sottopose alcune delle sue poesie ad Angelo Romanò che, a sua volta, le fece leggere a Giacinto Spagnoletti, considerato lo scopritore della poetessa.

La prima raccolta di poesie di Alda Merini fu “La presenza di Orfeo“, pubblicata nel 1953; ebbe subito un grande successo di critica. Il suo capolavoro è però considerato “La Terra Santa” che le è valso, nel 1993, il Premio Librex-Guggenheim Eugenio Montale per la Poesia.

Negli ultimi anni di vita il suo volto era divenuto popolare anche al pubblico televisivo. Frequenti le sue apparizioni, la voce arrochita dal fumo, parole e pensieri profondi e comprensibili. Grazie a lei, molti si erano avvicinati alla poesia. Alda Merini muore a Milano nel 2009 all’età di 78 anni a causa di un calcinoma, ovvero un tumore alle ossa.  Ha cantato gli esclusi e ha vissuto la malattia mentale. 

Oggi, dodici anni dopo, la ricordiamo con enorme rispetto e gratitudine. Le sue parole scritte, raccontate rimarranno per sempre un ricordo importante che dovremmo e speriamo, vengano insegnate alle generazioni future. 

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