Continuano gli effetti negativi della Pandemia sul mercato obbligazionario societario internazionale

Probabilmente continueranno, per una parte del 2021, gli effetti negativi della Pandemia da Covid’ 19 sul mercato obbligazionario delle società statunitensi.

Numerose sono state, infatti, nel 2020 le aziende che, si sono trovate in difficoltà per far fronte ai propri impegni finanziari. Hanno visto abbassarsi la valutazione del merito del credito da parte delle banche, entrando in una situazione di default e avviandosi a una procedura di ristrutturazione del propria situazione debitoria, sfociata, poi, purtroppo in qualche caso nel loro fallimento.

Difficoltà per le società

Riflesso di questa situazione di difficoltà, è stato l’abbassamento della valutazione dei titoli emessi da queste società. Scesi dall’originaria valutazione di investment grade a quella inferiore di high yeld. Per inciso, si ricorda che nel caso di investment grade il titolo può essere valutato dalle agenzie di rating secondo una scala, che va dalla tripla A alla tripla B. Al di sotto di questa soglia inizia il campo dei titoli high yeld con una scala che va dalla doppia B alla C.

Le società che subiscono questo declassamento, sono definite in modo evocativo nella terminologia inglese come angeli cadutifallen angels . Sono aumentate in modo vistoso nel corso del 2020. I numeri della retrocessione (226), fortunatamente, sono ancora lontani da quelli registrati all’indomani dello scoppio della crisi economico finanziaria del 2009. Quella contrassegnata dal fallimento di Lehman Brothers. Da fonti attendibili si apprende che il fenomeno ha riguardato 142 società degli Stati Uniti e  42 in Europa.

Secondo alcuni analisti internazionali, tra i quali un’affiliata del gruppo Natixis IM, il conseguente declassamento dei titoli obbligazionari di queste società ha riguardato una fetta considerevole del mercato obbligazionario internazionale. Valutata in circa 184 miliardi dollari.

Il declassamento

Il declassamento non è un fatto di semplice, anche se fondamentale, abbassamento del prestigio reputazionale, in quanto, nel momento in cui si concretizza, determina a cascata una fuoriuscita dei fondi e degli organismi finanziari dedicati ai titoli del comparto investment grade, innescando, così, un ulteriore processo di innalzamento dei rendimenti dei titoli per renderli maggiormente appetibili, nonostante l’evidente calo di qualità dei loro emittenti.

Per il 2021 gli analisti non si nascondono la preoccupazione di una possibile continuazione di questo fenomeno di declassamento per il persistere della diffusione della Pandemia. Potrebbero, inoltre, entrare in gioco, quali concorrenti fattori negativi, un possibile rialzo dei tassi di interesse e un accentuarsi del rischio di cambio, principalmente del dollaro USA nei confronti dell’Euro, con un conseguente ulteriore deprezzamento del valore delle obbligazioni e un contestuale addizionale rialzo dei rendimenti.  Gli investitori retail sono avvertiti!

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