Ieri si è svolta nella grande Piazza del Popolo, negli anni anche sede di grandi manifestazioni musicali, si è svolta la seconda edizione della manifestazione “Bauli in piazza“, che dopo il successo della prima edizione in Piazza Duomo a Milano, ha portato nella capitale oltre 1000 operatori dello spettacolo tra artisti e soprattutto personale tecnico, senza il quale ogni manifestazione sarebbe impossibile.
Il tutto per ricordare al Governo e alle persone che tra eventistica live (fiere, teatri, concerti di ogni tipo, convegni ecc.) e gli eventi collegati alle attività sportive, il settore è fermo da oltre un anno. Il 90% di lavoratori del mondo dello spettacolo sono rimasti senza lavoro. Il 10% ha continuato a lavorare solo nel settore televisivo a porte chiuse.
Il numero di addetti allo spettacolo che oggi non stanno lavorando è di circa 374.000 su un totale di 416 mila addetti.
Per una stima “in soldoni” dell’impatto economico dell’emergenza Coronavirus sul settore, secondo i dati della Fondazione Symbola, va ricordato che nell’ultimo report del 2019 ilo spettacolo incideva per il 6,8% sulle attività economiche globali del Paese, per un totale di 96 miliardi di euro.
Questo significa che in un solo mese di blocco l’intero comparto ha verosimilmente perso – fino a 8 miliardi di euro. Essendo fermi da 14 mesi siamo ad una perdita di 112 miliardi circa.
“Bauli in piazza” non finirà a meno che il Governo non adotti provvedimenti in grado di ristorare un comparto così importante per l’economia e per la cultura.
La manifestazione si è svolta senza alcuna turbativa dell’ordine pubblico. La piazza è stata protetta da un fitto cordone di Forze dell’Ordine in tutti gli accessi.