Effetto Hermione: perché le donne fanno più del dovuto?

Oggigiorno chiunque conosce il magico mondo di Harry Potter, compreso tutti i personaggi che popolano la sega letteraria, e cinematografica. Il mago più famoso del mondo è cosi entrato nel nostro mondo, tanto che hanno dato il nome, di uno dei protagonisti, per indicare un’abitudine strettamente femminile: l’effetto Hermione.

Che cos’è l’effetto Hermione?

Va ad indicare quando una donna, sia sul piano lavorativo che quello scolastico, fa più del dovuto, anche quando ciò non è richiesto, che erroneamente viene scambiato per efficienza o per compiacere se stessi e gli altri. Invece si tratta, semplicemente, di scarsa fiducia di se stessi.

Proprio come il componente femminile del Golden Trio, chi ne è affetto è sempre alla ricerca di conferme e, per averle, sfocia nel perfezionismo. Infatti Hermione Granger si impegna moltissimo nello studio, ottiene voti impeccabili e aspira sempre a ottenere il massimo, non nascondendo delusione e disappunto di fronte a risultati accademici “imperfetti”.

Perchè accade?

Ciò è dovuto, purtroppo, all’ enorme differenza nel mondo del lavoro tra uomini e donne. Un uomo ha maggiori possibilità, rispetto ad una sua collega che ricopre il medesimo ruolo, di poter far carriera e di ricevere uno stipendio più alto. Situazione frustrante soprattutto se si pensa che, durante gli anni scolastici, chi maggiormente si distingue sono proprio le ragazze.

Le indagini di Almadiploma mettono in luce un gap di genere a favore delle ragazze in quanto a risultati scolastici. Nel 2018 il 10% delle femmine uscite dalla scuola media ha raggiunto una votazione pari a 10 o 10 e lode, contro il 7% dei maschi. Per quanto riguarda le scuole secondarie, sono il 31,7% i ragazzi che si sono diplomati con un voto inferiore a 70/100, contro il 22% delle ragazze.

A causa di questa enorme disparità, molte ragazze, una volta che entrano nel settore lavorativo, decidono di sovraccaricare i loro impegni lavorativi. Solo per dimostrare di essere ancora le migliori.

Lo conferma anche la psicologa clinica Lisa Damour. La Dottoressa, nel suo articolo per il New York Times, affronta ampiamente la questione. Mettendo in luce un differente approccio allo studio e all’impegno messo in atto da maschi e femmine. “Come psicologa – spiega la Damour – che lavora con gli adolescenti, sento spesso questa preoccupazione da parte dei genitori di molti dei miei pazienti. Questi osservano abitualmente che i loro figli maschi tendono a fare quel tanto che basta per tenere gli adulti lontani da loro, mentre le loro figlie lavorano senza sosta, determinate a non lasciare margine all’errore. Le ragazze non si fermano finché non hanno passato sotto la lente ogni minimo dettaglio”.

Come uscirne?

Dall’effetto Hermione si può uscirne eccome, ma sarebbe più che giusto cominciare fin da quando tutto è iniziato, cioè dai banchi di scuola.

Sia insegnanti che genitori, per stroncare questo atteggiamento sul nascere, non devono assolutamente elogiare un lavoro eccessivamente impegnativo. Perché proprio questi complimenti convincono le future donne la falsa convinzione che, il loro successo, sia esclusivamente legato al duro lavoro e alla fatica. E non al loro talento e alle loro capacità.

Anche perché il voler eccellere a tutti i costi, può portare a conseguenze molto più gravi.

È stato infatti dimostrato che la tendenza al perfezionismo può contribuire all’insorgere di disturbi alimentari, depressione e ansia tra gli studenti. È essenziale dimostrare ai propri figli, e studenti, che il loro valore non dipende da un bel voto.

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