I reality sono davvero così importanti per il palinsesto della tv?

Era il 14 settembre 2000 quando in tv arrivò la prima edizione del Grande Fratello; primo vero reality della storia della televisione italiana. Dieci sconosciuti per la prima volta vengono fatti entrare in una casa, isolati dal mondo interno, per 100 giorni e ripresi h24. Il successo del programma è così inaspettato, gli spettatori nell’arco delle varie puntate aumentavano in maniera esponenziale fino ad arrivare ad essere oltre 15 milioni a puntata, che il format ancora oggi è uno dei programmi più seguiti della televisione italiana. Da lui il mondo dei reality è esploso aprendo le porte ad una infinità di programmi dove i protagonisti non erano più le star della tv che tutti conoscevamo fino a quel momento, ma dei perfetti sconosciuti.

In futuro ognuno avrà il suo quarto d’ora di celebrità” così profetizzava Andy Warhol nel lontano 1968 e non aveva tutti i torti. 

Negli anni gli italiani e non solo che si presentano ai casting sono milioni e i posti a disposizione davvero pochi. Nel 2001 parte il primo reality per la formazione della prima girls band italiana: Popstar. Il programma consisteva in una prima fase di selezioni svolte da una giuria formata da Irene Ghergo e Diego Quaglia; dopo questa fase le ragazze selezionate andranno a convivere nella stessa casa per 33 giorni venendo riprese 24 ore su 24 fino alla puntata finale dove il pubblico da casa deciderà le cinque vincitrici che formeranno il gruppo delle Lollipop a cui sarà permesso di incidere il loro album come gruppo.

Sempre nel 2001 parte un altro caposaldo dell’attuale tv italiana: Saranno Famosi che tutti poi conosceremo come Amici di Maria De Filippi. Le prime edizioni vedevano un gruppo di ragazzi e ragazze all’interno della “scuola” e che si sarebbero sfidati in varie prove di canto, recitazione, danza e presentazione fino a nominare il talento che racchiudeva in se tutte le caratteristiche del programma. I canali Mediaset sono stati i primi a dar vita a questo nuovo modo di vedere la TV. Anche nel capire che raccontare le storie tristi e strappalacrime della gente comune “vendeva” di più. Ma questo lo aveva già capito anni prima Raffaella Carrà con i suoi “Carramba che sorpresa” e “Carramba che fortuna” (come dimenticare la famosa frase “e dall’argentina tuo fratello e quiiiiiiiiii“)

Dal reality NIP a quello VIP

I vari format poi sono cambiati, si sono evoluti fino a quando le persone comuni hanno iniziato a non essere più tanto interessanti. Ed ecco che i nuovi reality vedono come protagonisti i VIP che tutti conoscono; personaggi noti e meno noti; attuali e del passato; si decide di portali in tv per sdoganare la loro immagine di star e renderli umani. Ed ovviamente i vip attirano di più. 

Ma perchè questi programmi continuano ad attirarci così tanto? Peter Collett, ricercatore di psicologia a Oxford e consulente della produzione dello show del GF inglese ha dichiarato in una sua recente ricerca: “questo succede perché le persone sono affascinate dalla stretta vicinanza con l’esistenza di individui a loro sconosciuti. In più ciò che affascina le persone a casa è che ci possono sorprendere. Sono un caleidoscopio costantemente mutevole di immagini e questo ci trasforma in detective part-time. Siamo affascinati da altre persone e dalle loro motivazioni“. 

Mi piace dire che il successo dei reality sia dato dal fatto che a tutti piace farsi gli affari degli altri.

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