Il cordoglio dell’Arma per il Carabiniere ucciso in Congo

“Un gesto vile che ci lascia sgomenti” – A dirlo è il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi.  “La perdita del carabiniere Vittorio Iacovacci ci colpisce profondamente. Siamo vicini al dolore dei suoi familiari ed analoghi sentimenti vanno alla famiglia dell’Ambasciatore e dell’autista che hanno perso la vita nella stessa circostanza”.

“I Carabinieri – conclude nel suo messaggio il Comandante Generale dell’Arma –  ancora una volta pagano un prezzo altissimo per il loro servizio fatto di impegno e di sacrificio a difesa dei cittadini e delle istituzioni, in Italia e all’estero».

Il giovane stava progettando il suo futuro con la fidanzata con cui avrebbe convolato a nozze  prossimamente. Aveva infatti  dovuto rinviare la cerimonia  a causa dell’emergenza da Coronavirus. Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Terracina, Francesco Vivona, ha avuto il doloroso compito di portare la notizia alla famiglia.

È un doppio lutto quello che si sta vivendo oggi in terra pontina per gli omicidi, nella Repubblica Democratica del Congo. Da lì provenivano sia  l’ambasciatore Luca Attanasio che il carabiniere  Vittorio Iacovacci.

Iacovacci era originario di Sonnino, in provincia di Latina, dove vivono i genitori e la fidanzata. Avrebbe compiuto 31 anni il mese prossimo.  Era effettivo al battaglione Gorizia dal 2016, un reparto d’èlite dell’Arma dei Carabinieri.

Una famiglia, quella di Vittorio,  con un forte senso del dovere e un grande amore verso il proprio Paese. Anche, Dario,  il fratello più grande di Vittorio,  è impegnato in una missione all’estero, con i Fucilieri d’assalto della Marina Militare.

Il carabiniere aveva un eccellente curriculum: una carriera svolta al GIS, il  Gruppo Intervento Speciale, un Reparto d’élite dell’Arma dei Carabinieri, qualificato come Forza speciale (TIER1) delle forze armate italiane.

Rientrato a Gorizia per motivi personali  era stato assegnato a Kinshasa in un contesto socialmente delicato, politicamente e militarmente  difficilissimo. Sino ad oggi faceva  parte del team di ‘close protection‘, insieme ad altri operatori del XIII Reggimento.

Il sindaco di Sonnino, Luciano De Angelis, ha subito annunciato che proclamerà il lutto cittadino per il giorno del funerale.

Il  Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Mauro Buschini, ha fatto issare a mezz’asta le bandiere del Palazzo sede del Consiglio.

Anche il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha espresso profondo cordoglio per la  tragica morte delle tre vittime.

 

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Redazione

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