Lgbtq+: Living Out, la residenza per gli anziani omosessuali

Living Out Palm Springs, in California, è il primo complesso residenziale di lusso per persone Lgbtq+ over 55. 

Sapendo che troppi anziani Lgbtq+ vivono in ambienti non sicuri o addirittura apertamente ostili volevamo affrontare questo problema creando una comunità sicura e accogliente per gli over 55. Lo sviluppo di Living Out sarà il primo del suo genere nella California meridionale, progettato e finanziato da membri della nostra comunità che riconoscono i bisogni unici che affrontiamo i futuri capitoli della nostra vita“. Queste le parole di Loren S. Ostrow, proprietario di Koar International ed ex attivista Lgbtq+.

Al giorno d’oggi, moltissimi anziani apertamente omosessuali vivono in una condizione di abbandono proprio per il loro orientamento sessuale.

Ed ecco perchè in California, Loren S. Ostrow, ha anche deciso di aprire questo “villaggio” dedicato a tutte le persone del mondo Lgbtq+. Per non rimanere sole.

Living Out Palm Springs è un complesso condominiale di lusso distribuito su un’area di oltre 36 mila quadrati con 105 abitazioni; l’architettura è ispirata all’iconico stile Mid-Century Modern per il quale Palm Springs è famosa, immersa in un’oasi verde con vista sulle montagne del deserto.

Cosa pensa della vecchiaia il mondo Lgbtq+ italiano?

Alle persone Lgbt la condizione di anziano omosessuale fa paura. In Italia il 55% di persone omosessuali ha dichiarato di essere preoccupato di invecchiare mentre il 38% pensa che da anziano la propria vita sarà peggiore di adesso.

Oltre il 21% invece non ha le idee chiare su quello che gli potrà accadere ed ha risposto ‘non so’. C’e’ pero’ anche chi lascia aperta una speranza affermando che sarà migliore di adesso.

Anche in Italia, esattamente a Roma dall’idea di Nicola Di Pietro un dei promotori dell’iniziativa, ha aperto una “comune”.

Cosi l’ha definita Maria Laura Annibali attivista e Presidente dell’associazione di promozione sociale, senza scopo di lucro, Di’ Gay Project, che in un’intervista a Vanity Fair ha dichiarato: “Mi piace chiamarla così perché mi riporta alla gioventù, mi ricorda gli hippie. Io non lo sono stata perché mia madre non me lo ha permesso e io non ho avuto la forza di scappare di casa ma io li ho amati. Questo progetto mi ricorda molto le comuni.

Cosi è partito il primo progetto di cohousing per anziani omosessuali, aperto anche agli etero.

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it