Luigi Di Maio: “L’Italia onorerà Attanasio e Iacovacci con funerali di Stato”

Prima che Luigi Di Maio potesse iniziare il suo intervento alla Camera, un lungo applauso in memoria di Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci, uccisi in un attacco in Congo, ha preceduto le strazianti parole del Ministro degli Esteri. “L’Italia onorerà l’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci con funerali di Stato. E’ stato straziante accogliere, a fianco del premier Draghi e dei familiari, le salme dei nostri due connazionali, vittime del vile agguato che ha stroncato le loro giovani vite e sconvolto quelle dei loro cari”. 

Alla memoria dell’Ambasciatore e del Carabiniere uccisi due giorni fa, il Ministro Di Maio ha poi esposto le dinamiche dell’agguato. “Al Pam (Programma alimentare mondiale) e all’Onu abbiamo chiesto formalmente l’apertura di un’inchiesta che chiarisca l’accaduto. Le motivazioni alla base del dispositivo di sicurezza utilizzato e in capo a chi fossero le responsabilità di queste decisioni. Abbiamo anche spiegato che ci aspettiamo, nel minor tempo possibile, risposte chiare ed esaustive”.


Di Maio ha aggiunto che nella conversazione telefonica avuta con il Ministro degli Esteri congolese, ha chiesto che venga fatta la massima chiarezza sull’accaduto. “Le autorità di Kinshasa hanno assicurato piena collaborazione”. 

Sono in corso gli accertamenti da parte del Ros sulla dinamica dell’agguato. “Su delega della Procura, i Carabinieri si sono già recati a Goma per una prima missione investigativa. Mi risulta che ne seguiranno altre”.

Ai nostri caduti dobbiamo prima di tutto la verità. Ma il miglior modo di onorare la loro memoria è anche continuare a rafforzare la nostra attenzione politica nei confronti del continente africano. Nella quale Luca credeva fortemente, con passione e dedizione. All’Africa aveva dedicato gran parte della sua carriera diplomatica, e anche il suo personale impegno a sostegno dei più deboli, con le attività di volontariato promosse attraverso l’Ong Mama Sofia fondata proprio a Kinshasa dalla moglie Zakia”.

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