Il Presidente russo Vladimir Putin, in una riunione del Consiglio dei Legislatori a San Pietroburgo, ha dichiarato che le quattro regioni dell’Ucraina annesse da Mosca sono delle “terre storiche” russe e i loro abitanti fanno “parte del nostro popolo”. Per questo motivo, è necessario “difendere e proteggere la loro decisione di tornare alla Russia”.
Il Presidente russo ha detto che tutte le autorità russe devono lavorare come una squadra coesa e ben coordinata per poter far fronte all’aggressione economica dell’Occidente. La Russia ha “molti amici” anche tra i cittadini “degli Stati Uniti e dell’Europa”.
Nelle quattro regioni ucraine che sono state annesse dalla Russia, i residenti che non accettano di diventare cittadini russi saranno considerati degli stranieri e potranno essere espulsi se porteranno “una minaccia alla sicurezza nazionale” con delle attività che comprendono anche la “partecipazione a raduni e manifestazioni non autorizzate”.
Vladimir Putin ha firmato la legge che prevede di introdurre il carcere a vita come possibile pena per il reato di “alto tradimento”, che finora è stato punito in Russia con la reclusione fino a 20 anni. Lo riporta la Tass. Il provvedimento è stato approvato nei giorni scorsi dal Parlamento. Viene anche innalzata da 15 a 20 anni di carcere la pena massima per gli attacchi terroristici.