Scontri a Caracas, in fuga i leader della banda criminale del ‘Koki’

Viene descritta come una vera e propria guerra in corso. È quanto sta accadendo a Caracas, nel quartiere Cota 905, base della banda criminale del ‘Koki’ dedita al sequestro, furto d’auto ed estorsioni. Mercoledì si è rotto il patto di non aggressione fra la banda e il Governo (assenza di scontri in cambio di non ingresso della Polizia nei settori di interesse) e sono iniziati gli scontri.

 

Giovedì il Governo ha emesso gli avvisi di cattura nei confronti dei più importanti esponenti della banda con una ricompensa, per il ‘Koki’, pari a 500mila dollari. Venerdì le forze di sicurezza venezuelane hanno invaso i quattro ‘barrios’. Tutti i leader sono in fuga.

Il bilancio delle vittime è tragico: 22 “criminali” e quattro agenti della Polizia. Lo ha emanato ieri sera la Ministro degli Interni venezuelano Carmen Melendez. Ci sarebbero anche 28 feriti, fra cui 18 civili. La Ministro ha invitato la popolazione delle zone interessate a restare in casa, a mantenere la calma, a seguire le informazioni ufficiali.

La banda del ‘Koki’, il Governo ombra del Venezuela

La banda criminale del ‘Koki’ è una delle più pericolose del Venezuela. Si stima che sia in possesso di un arsenale dalle grandissime proporzioni, procurato illegalmente. L’intervento delle forze dell’ordine ha mostrato un grandissimo radicamento del clan sul territorio, dove grava una grandissima povertà. “Queste bande sono il frutto dell’abbandono dello Stato. Adesso sono loro il vero Governo” ha spiegato Luis Izquiel, criminologo dell’Università Centrale del Venezuela.

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it