Sostanze irritanti e inquinanti nei detersivi per piatti

Uno dei detergenti di uso più comune è il detersivo per i piatti ma è anche il più ricco di sostanze irritanti. Va direttamente sulle nostre mani, se non utilizziamo i guanti e dovremmo quindi avere cura di scegliere una formulazione delicata. Inoltre non bisogna dimenticare che questo sapone viene scaricato nelle acque reflue. La nostra scelta quindi dovrà essere fatta anche in base all’impatto ambientale del detersivo.

Ad aiutarci nella scelta del detersivo più adatto c’è l’ultimo test di 60 Millions de Consommateurs. Lo studio ha messo a confronto e valutato 40 detersivi per piatti di grandi marche o private label, concentrati o meno, convenzionali ed ecologici.

La valutazione che permette di confrontare i rischi che questi prodotti presentano per la nostra salute e per l’ambiente, si basa sul Ménag’Score. É un calcolo del rischio che dipende dalla probabilità che si verifichi un danno e dalla sua gravità.

Vengono considerati inoltre i rischi associati a ciascun ingrediente, la loro concentrazione relativa, il loro effetto cumulativo e la ricorrenza dell’esposizione con altri prodotti per la casa.

I risultati hanno premiato i prodotti ecologici, infatti 15 dei primi 20 detersivi per piatti in classifica sono dotati di un marchio che certifica appunto la qualità ecologica. Anche i prodotti ecologici, in realtà, contenevano diverse sostanze irritanti. Di contro, avevano un tale valore aggiunto a livello ambientale (con in media la metà delle sostanze tossiche per gli organismi acquatici rispetto a quelli tradizionali) che 60 Millions de Consommateurs ha affermato: “Le referenze recanti un’etichetta ambientale devono essere favorite senza esitazione” 

Tra le sostanze irritanti la rivista segnala in particolare la presenza di tensioattivi come Cocamidopropyl betaine e Sodium Lauryl Sulfate ma anche il limonene, un profumo potenzialmente allergizzante.

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