Uffizi il 21 gennaio la riapertura. Domani Palazzo Pitti

Gli Uffizi di Firenze riapriranno giovedì 21 gennaio al pubblico e domani, mercoledì 20, tornerà accessibile ai visitatori Palazzo Pitti.
L’annuncio arriva direttamente dal Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, mentre questa mattina si riapriva il giardino di Boboli. “Invito tutti i fiorentini e i toscani a venire a visitare i nostri musei che sono stati chiusi per 77 giorni“.

Sarà possibile visitare le 40 sale del secondo piano, con la mostra sul dipinto “Esperimento su di un uccello inserito in una pompa pneumatica“. L’opera di Joseph Wright of Derby, capolavoro in prestito dalla National Gallery di Londra. Inoltre la mostra archeologica “Imperatrici, matrone, liberte. Volti e segreti delle donne romane” dal martedì al venerdì dalle 8:30 alle 18:30.

Invece per quanto riguarda Palazzo Pitti, che ospita la Galleria d’Arte moderna, il Tesoro dei Granduchi e la galleria Palatina, compresa la mostra sul restauro del dipinto di Raffaello con Il Papa Leone X e due cardinali, sarà visitabile sempre dal martedì al venerdì dalle 8:30 alle 13:30.

Il direttore degli Uffizi lancia il suo appello

Noi siamo ben consapevoli che nei prossimi mesi ci rimetteremo tanto – ha dichiarato il direttore Schmidt – tuttavia queste aperture non hanno un senso economico nel breve termine, quanto piuttosto stanno restituendo ai proprietari di questi spazi e questi capolavori l’accesso, cioè al popolo italiano.

Aggiunge Schmidt: “Queste opere che abbiamo nei musei statali sono di proprietà di ogni italiano e noi siamo solo i custodi e quindi li rendiamo anche fisicamente accessibili. Poi c’è anche un senso ancora più profondo: il valore della cultura e dell’arte per l’umanità”

Il Direttore degli Uffizi ha voluto lanciare un appello per il suo museo e per tutta l’Italia e al mondo: “la nostra speranza è quella che dalla zona gialla arriveremo nella zona bianca. Speriamo che poi il problema a livello mondiale sarà risolto entro quest’anno. Tuttavia anche a rischio che possa essere un’apertura a singhiozzo è una grande boccata d’aria, anche fosse per una-due settimane. Chi ha occasione di venire nei musei adesso è il momento”.

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