Matrimoni al tempo del Covid-19, tampone per gli invitati

La pandemia ha messo a dura prova molti settori, tra cui quello dei matrimoni. Una crisi che ha avuto inizio a marzo 2020, mese in cui sancisce l’inizio della stagione del wedding e continua anche nel 2021.

In America, Andrew Cuomo, 56º Governatore dello Stato di New York, ha da poco annunciato la ripresa dell’organizzazione dei matrimoni e degli eventi privati. Il numero degli invitati non potrà superare le 150 persone e questi ultimi dovranno sottoporsi ai test anti-Covid.

Cira Lombardi, Wedding Planner e organizzatrice di eventi, ritiene che la decisione del tampone sia una mossa corretta e saggia. Ecco le sue osservazioni.

Nozze in sicurezza

Per Cira Lombardi è fondamentale formare e informare i dipendenti delle location e gestire, in tutta sicurezza, il microclima all’interno di esse. Al momento l’obbligo di indossare la mascherina e di tenere la distanza di sicurezza, è l’unica soluzione, soprattutto quando la festa entra nel vivo e tutti scendono in pista per ballare. Quindi unire le mascherine, il distanziamento  e il tampone, magari effettuato tre giorni prima dell’evento, è la scelta ideale.

L’obbiettivo è quello di assicurare alla coppia di sposi che il loro giorno non venga rovinato. Molti futuri sposi, infatti, decidono di rimandare, o addirittura annullare, le nozze a causa dei pericoli relativi agli assembramenti, portando gravemente in crisi l’intero settore.

Situazione Matrimoni in Italia

Nel nostro Paese, invece, la situazione che riguarda l’organizzazione dei matrimoni è in alto mare.

La nota Wedding Planer Elisa Mocci ha dichiarato: “Dateci le linee guida entro marzo o fallirà un comparto intero da oltre 65 miliardi l’anno”. “Il Ministro per le Attività Produttive prenda esempio dal Governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo”, ha sollecitato l’imprenditrice.

L’intero settore, infatti, genera un volume di affari di 65,5 miliardi per un impatto diretto sul pil di 36,2 miliardi e impiega 570 mila addetti. Un’industria che l’epidemia causata dal Covid-19 ha bloccato con perdite pesantissime di fatturato, stimate in oltre l’80%, con una conseguente, drammatica, ricaduta sul piano occupazionale.

I professionisti del settore vogliono ripartire in sicurezza e salvare le loro aziende. “Non chiediamo un liberi tutti, siamo consapevoli che la pandemia ci accompagnerà ancora”, aggiunge Elisa Mocci. L’imprenditrice conclude affermando che “Il mondo è cambiato, ma siamo certi che controllare, tracciare, fare test pre evento, usare le mascherine e il distanziamento sono tutte cose che possiamo affrontare in sicurezza: sono ripartite le crociere, le squadre di calcio che condividono perfino lo spogliatoio, il pubblico è presente negli studi televisivi, perché noi non possiamo ripartire? Eppure è più facile rendere sicuro un matrimonio con invitati, tutti tracciati e testati”.

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