Umarèll entra a far parte del vocabolario Zingarelli

Umarèll è una parola che deriva dal dialetto bolognese che sta ad indicare lo stereotipo del pensionato, riportato alla ribalta dallo scrittore, grafico e musicista Danilo Masotti nel 2007 che lo ha utilizzato come titolo per il suo libro.

Questo termine è divenuto talmente popolare che nell’edizione del 2021 farà parte del vocabolario italiano Zingarelli. La definizione precisa che leggeremo sul dizionario sarà: “Pensionato che si aggira, per lo più con le mani dietro la schiena, presso i cantieri di lavoro, controllando, facendo domande, dando suggerimenti o criticando le attività che vi si svolgono”.

Masotti ha spiegato l’origine del fenomeno e il nuovo significato che ha regalato a questo vecchio termine dispregiativo della cultura linguistica bolognese: “Il progetto Umarèll nasce dall’osservazione degli anziani urbani in giro per la città. Queste presenze ci sono sempre state, ma nessuno si era mai preso la briga di dare un nome a questa categoria umana. Ed è così che ho preso in prestito il dispregiativo termine bolognese umarèl (che è, anzi era, utilizzato per indicare un uomo da poco, l’uomo della strada), l’ho reso positivo aggiungendo una “elle” e l’ho trasformato in umarèll, parola erroneamente usata per indicare gli anziani urbani con le mani dietro la schiena intenti ad osservare i cantieri. Siccome ho sempre sostenuto che gli umarèll fossero nel mondo ho aggiunto una “esse” e ho ricavato il plurale umarèlls. Nel 2005 vidi il primo umarèll della mia vita (in realtà ne avevo visti migliaia, ma non avevano quel nome), raccontai di lui sul blog Spettro della bolognesità, da cui poi nacque il blog spinoff Umarèll dove incitavo i lettori ad armarsi di una macchina fotografica digitale, di scovarli, fotografarli e di osservarli. Loro osservano noi e noi, diventando umarèlls watchers, osserviamo loro”.

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