Kamala Harris sarà sull’ambita copertina di Vogue per il mese di febbraio. Ma l’anteprima della rivista di moda scatena la polemica social sull’ argomento del politicamente corretto. La neo Vicepresidente degli Stati Uniti, di origine indiana da parte di madre e giamaicana di padre, ha subito del whitewashing: nella foto risultata “schiarita” per quello che per molti utenti social è stato definito “il pasticcio della sbiaditura”.
Al centro della critica è finita la direttrice della rivista, Anna Wintour, che, secondo voce di corridoio, sarebbe stata la fonte di ispirazione per il personaggio interpretato da Meryl Streep ne Il Diavolo veste Prada.
I commenti contro Vogue
Wajahat Alì, giornalista e opinionista del New York Times, anche lei di origine indiana, ha affermato: “Che casino! Anna Wintour non deve davvero avere amici o colleghi neri. Fotograferò gratuitamente il Vicepresidente Kamala Harris usando il mio Samsung e sono sicuro al 100% che risulterà migliore di questa copertina di Vogue”.
Il New York Post, in un lungo articolo online, si è chiesto se e quali filtri sono stati usati per “sbiancare” la Harris nelle cover, tanto che la famosa rivista di moda ha dovuto dichiarare di non aver “schiarito” nulla.
Le foto della discordia
Nella prima foto Kamala Harris appare a figura intera, con un completo nero, All-Star ai piedi e un drappo color cremisi alle spalle. Volendo in questa posa la Harris somiglia pure in modo impressionante a Jennifer Beals. Nel seconda scatto, la Harris è ripresa in piano americano, con le braccia conserte con una giacca azzurro chiaro. E qui, colpevole un’illuminazione troppo forte sul viso, la rende a prima vista davvero qualcun’altra.
L’autore degli scatti incriminati si chiama Tyler Mitchell, ha 25 anni, ed è un astro nascente della fotografia. Di origine afroamericana, è di Atlanta, nello stato della Georgia. Mitchell ha girato numerosi video e foto sul mondo degli skaters ed ha raggiunto la celebrità nel 2019, quando ha fotografato, sempre per Vogue, nientemeno che Beyoncé.
